ARSAC

LA COLTIVAZIONE DEL LINO NEL CROTONESE

L’Agricoltura calabrese raccontata attraverso le fonti storiche

“Questa carta e di pezza / Questa pezza e di lino / Questo lino e di linusa /Questa linusa e di terra / Questa terra e di Dio / Questo e il libro mio.” (Annotato manualmente sul foglio di guardia di un breviario ecclesiastico a stampa, 1881).

Importanza e diffusione

La coltivazione del lino (Linum usitatissimum L.) fu praticata diffusamente in tutto il Crotonese fin dai tempi antichi, come attestano numerose testimonianze scritte e materiali. In una descrizione del territorio di Melissa della metà del Cinquecento, si legge: “lo territorio de Melissa è bono fertile, et fertiliss.o, atto ad ogni sorte de massaria de grani, horgi, lini, fave, bambace, et ogni altra sorte de ligumi”,[i] mentre in un apprezzo della città di Santa Severina della seconda metà del Seicento, così è descritto il suo territorio: “consiste in terre seminatorie, erbaggi, oliveti, boschi di cerse e lecine, però poche vigne … Gli abitanti poi fanno lino, grano orzo, legumi d’ogni sorte, quali vettovaglie servono per loro e l’avanzo lo smaltiscono a forestieri”.[ii]

All’inizio dell’Ottocento il viaggiatore Craufurd Tait Ramage notava, guadando presso la foce del Tacina, che nel fiume “scorreva una considerevole quantità di acqua”. Aggiungeva: “fui sorpreso di trovare un gruppo abbastanza numeroso di donne, e, non vedendo nessun paese nelle vicinanze, chiesi da dove venivano. Mi indicarono un paese su nelle colline distante circa otto chilometri. Stavano candeggiando del lino e sembravano allegrissime quando io giunsi in mezzo a loro”.[iii]

Giovan Francesco Pugliese nel suo “Cenno sul comune di Crucoli”, ricorda che gli abitanti sono “tutti quasi laboriosi, ed industri, versandosi principalmente alla semina de’ cereali, e non trascurando la coltivazione del lino”, ed aggiunge che le donne “mietono, e legano i manipoli, coltivano e preparano il lino; spiritose, e attive si distinguono fra le Italiane della contrada, e gareggiano se non superano le Albanesi”.[iv]

 

Continua a leggere

 

 

 

 

 

Ultima modifica 20 Settembre 2023

Visite : 34